Vivo l'arte come un investimento affettivo, come una dialettica sempre incalzante che vuole concretizzare un'utopia.
Il mio lavoro è materia che cerca un oltre alla materialità, che interroga sempre se stessa, i suoi colori e le sue forme, che non si identifica, che si crea ex novo.
Prediligo la scultura intesa come oggetto tridimensionale di stampo installativo, i materiali che scelgo fondono alla forma spesso un contenuto simbolico o poetico legato al tema o al contesto.